video e foto del presidio vs il palio di Montagnana

Domenica 7 settembre i nostri attivisti hanno contestato vivacemente, con un presidio, il Palio dei Cavalli di Montagnana (PD), come avviene da diversi anni.

Al megafono è stato spiegato molte volte quali disagi comporti un “palio” per i Cavalli coinvolti.

E’ vero che ai Cavalli piace correre: ma liberi, su terreno adatto, senza un aguzzino in groppa che li scalcia e non tra babbei urlanti.

Inoltre i Cavalli sono esposti al rischio di incidenti, con ferite che spesso hanno come conseguenza l’abbattimento. Queste cose sono sotto gli occhi di tutti, ne mettiamo in evidenza un’altra, una questione di principio: gli Animali non sono giocattoli, non sono oggetti. Non sono fatti per il divertimento degli umani. Sono esseri viventi e senzienti, cui si deve rispetto.

I palii, come tutte le situazioni nelle quali un Animale di qualsiasi specie viene esibito e sfruttato, devono esser aboliti. E’ una questione di civiltà.

D’altra parte abbiamo notato come, di anno in anno, la presenza di spettatori vada diminuendo. Unica cosa che tiene in vita il palio dei Cavalli di Montagnana, sono i contributi pubblici.

Tuttavia, il calo del pubblico è una cosa positiva: una presa di coscienza di cui dovrebbero tener conto soprattutto gli organizzatori dell’evento.

Al presidio hanno partecipato anche una delegazione di Animalisti Ungheresi dell’associazione Szurkolók az Állatokért Alapítvány arrivati da Budapest.

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